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16 01 2014 | Rimini | Ruota panoramica, il Comune: False le accuse di favoritismo

Giovedì, 16 Gennaio 2014

tortora-scuroRimini | Ruota panoramica, il Comune: False le accuse di favoritismo

 

Oggi in consiglio comunale andrà la delibera già approvata dalla commissione per sanare l’abuso edilizio dato dalla lunga permanenza della ruota panoramica in piazzale Boscovich a Rimini (ben oltre i 90 giorni concessi agli spettacoli viaggianti). Il tutto si risolverà probabilmente con la concessione del permesso edilizio alla società di gestione, The Wheel, e con una multa, rigorosamente a livello amministrativo. Ma c’è già chi fa notare come in altri casi gli stessi uffici del Comune di Rimini siano stati molto meno morbidi. Vedi le questioni delle autorizzazioni paesaggistiche per gli stabilimenti balneari, alla rimozione del tendone dei libri e la storia che ha portato alla chiusura del delfinario e al sequestro dei delfini. Da palazzo Garampi, però, parlano di “confusione” rispetto alle accuse “di approssimazione e favoritismi”. “Il Comune - sottolineano - non ha fatto nulla di più o di meno di quanto non ha già fatto in passato in situazioni simili, seguendo l’iter previsto e adeguandosi le regole, pur in contesti non chiari e soggetti ad interpretazioni diverse”.


Da qui inizia il lungo racconto dell’avventura della ruota a Rimini sin dal 2012, “quando la società “The Wheel srl” manifesta l’intenzione di portare a Rimini la Ruota panoramica. Un interesse ben accolto da parte dell’Amministrazione Comunale, che ha visto nella ruota panoramica un’attrazione in grado di arricchire l’offerta turistica riminese, che ha la necessità di essere costantemente potenziata e rinnovata. L’Amministrazione dunque si è attivata con la Regione Emilia Romagna per ottenere le autorizzazioni necessarie per posizionare la ruota in piazzale Boscovich, un’area demaniale marittima di cui il Comune è concessionario e che da sempre destina a manifestazioni di carattere sportivo o turistico. Oltre alle autorizzazioni demaniali, richieste alla Regione affinché l’Amministrazione Comunale potesse a sua volta concedere l'area alla società "The Wheel srl", quest'ultima ha richiesto e ottenuto una lunga serie di altri permessi (autorizzazioni paesaggistica e doganale, i nulla osta della Capitaneria di Porto e del Comando dei fari e segnalamenti marittimi di Venezia, ecc.), che hanno permesso, dopo l’apposita Conferenza di servizi, di dare il via libera all’installazione e all’entrata in funzione della ruota panoramica”.


Stesso iter, assicurano dal Comune, “è stato seguito per filo e per segno anche nel 2013”. Il problema è dunque sorto “nel momento in cui è stata avanzata la richiesta di permanenza della ruota anche oltre l’estate, l’Amministrazione ha voluto approfondire la problematica della rilevanza edilizia della ruota panoramica, anche in virtù di approfondimenti giurisprudenziali, questo proprio a testimoniare la non approssimazione con cui si è voluta affrontare la questione. Una materia su cui purtroppo ci sono comunque rari precedenti giuridici specifici e orientamenti diversi. Proprio per non voler lasciare nulla al caso è stato richiesto un parere ad un esperto di normativa edilizia, sono stati contattati i Comuni che hanno sul loro territorio attrazioni simili e, non in ultimo, gli uffici hanno approfondito l'orientamento della locale Procura anche alla luce degli ultimi incontri e convegni che si sono svolti sul tema delle "Opere di Rilevanza Edilizia, Titoli Edilizi ed Edilizia Libera" alla fine dello scorso anno. Se da una parte i Comuni contattati hanno confermato di non attribuire rilevanza edilizia alle attrazioni dello spettacolo viaggiante, dall’altra alla luce delle risultanze dei pareri di cui sopra e dell' orientamento emerso dai convegni, si è ritenuto necessario il rilascio di un permesso di costruire. Un’indicazione, questa, che si è tradotta con la richiesta da parte del privato del rilascio di un permesso di costruire a termine in deroga ed in sanatoria all' interno di un percorso di legittimazione edilizia individuato con l'Amministrazione Comunale, procedura del resto già sperimentata recentemente con la vicenda dei palloni pressostatici in suolo privato”.


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